Entra nel vivo la campagna elettorale con l’arrivo dei big di partito. A fare da apripista ci ha pensato ieri sera Pierferdinando Casini che al Teatro Ariston di Marcianise in via Boccaccio ha sostenuto la candidatura del cardiologo Antonio Tartaglione. I lavori della kermesse elettorale sono stati introdotti dal segretario cittadino Giavanni Russo che ha attaccato la filiera del centrosinistra (Regione-Provincia-Comune) e ha incitato alla “lotta di liberazione” della città. A seguire Domenico Zinzi, parlamantare dell’Udc e vecchio amico di Casini che ha sferrato un duro attacco a Squeglia e Fecondo colpevoli, a suo dire, di aver amministrato la città negli ultimi sette anni. Nel suo intevento Antonio Tartaglione ha parlato del programma per la città che intende realizzare.
Il leader nazionale dell’Udc Casini, nel suo intervento, ha toccato i temi di carattere nazionale attaccando duramente il presidente del consiglio Berlusconi ed il suo Governo: “Questo è un governo leghista che dimentica il Sud e bisogna denunciarlo fortemente. Il federalismo, peraltro, non serve nemmeno al Nord e, detto tra noi, è solo un pasticcio. L’Udc non si è mai piegata alla Lega, cominciando dal non votare il federalismo”. Quest’ultimo attacco ha creato un incidente diplomatico all’interno della stessa coalizione che appoggia il candidato sindaco Tartaglione irritando non poco gli ambienti di Forza Itaia e Alleanza Nazionale.
La reazione da parte del centrosinistra non si è fatta attendere. “E’ incredibile che un vecchio politico come il deputato Zinzi, che negli ultimi anni ha assunto ruoli di responsabilità in tutta la filiera istituzionale (governo comunale, regionale e nazionale), si vesta di panni nuovi proponendosi come cambiamento”. E’ duro l’attacco da parte di Alessandro Tartaglione, assessore comunale uscente e candidato al Consiglio Comunale per il Partito Democratico. “Non è credibile – continua Tartaglione – la critica al governo comunale del centrosinistra quando si è imbarcato nelle proprie liste personaggi che hanno assunto ruoli di rilievo nell’esecutivo Fecondo”. “Rileviamo – spiega l’ex assessore all’istruzione – che il deputato Zinzi si ricorda della propria città di origine solo in campagna elettorale mentre, nulla ha fatto quando un ingiusto provvedimento di scioglimento mortificava la città ed i cittadini di Marcianise”. Non lesina attacchi nemmeno al candidato sindaco del centrodestra Antonio Tartaglione: “E’ distratto e dimostra di conoscere poco la propria città. Ha parlato di una piscina comunale da realizzare senza sapere che è stata già appaltata con una nostra delibera ed ora è in fase di realizzazione”. “Il centrosinistra – conclude Alessandro Tartaglione – non può essere considerato responsabile di quello che è accaduto negli ultimi due anni visto che il Comune è stato commissariato con precise ed individuabili responsabilità da parte di settori specifici del centrodestra”.
Sabato prossimo, in Piazza Umberto alle ore 11.30, sarà la volta del leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro che lancerà la candidatura del primario Mario Paternuosto, mentre cresce l’attesa per la venuta in città del segretaro nazionale del Partito Democratico Dario Franceschini.
Casini lancia il centrodestra ma irrita gli esponenti del Pdl. Tartaglione (Pd): “Zinzi non è il nuovo che avanza”
22 Mag 2009
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<<Diciamo la verità: per il nostro presidente del Consiglio la crisi non c’è, bisogna solo avere ottimismo. Io invito tutte le donne ad andare al supermercato e a pagare alla cassa con l’ottimismo»: lo ha detto oggi il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, nell’arco dell’ennesima giornata caratterizzata dalle polemiche imperniate sulla consistenza della crisi economica e sulle ricette necessarie per superarla. «Noi vogliamo un governo che agisca davvero contro la crisi – ha detto Casini – Oggi, invece, si parla di investire in infrastrutture, ma non si riesce a capire dove sono i soldi, e dovremmo andare a “Chi l’ha visto” per capire dove sono finiti: prima sono sul ponte di Messina, poi vanno in Abruzzo e poi, ovviamente, spariscono. La verità è che i fondi non ci sono perché il nostro governo spera solo che passi la nottata, che la crisi passi da sola».
Questo è il livello di amicizia tra i partiti che sono alleati a Marcianise.
Inutile ogni ulteriore commento.
Ho visto ieri sera alle 21:00 a Teleluna l’intervista ad Antonio trataglione, sembrava un dilettante allo sbaraglio (ad un certo punto ho pensato:niente niente che stasera la corrida la sta trasmettendo teleluna!!!)
La giornalista, poi, non sapendo come continuare l’intervista sembrava un insegnante di scuola elementare che deve tirare fuori le parole dagli alunni, quando scopre che non hanno studiato!!!
Che tristezza per MARCIANISE!!!
LUIGI tartaglione
non so, non so cosa pensare.
Bisogna essere per forza un grande oratore per diventare sindaco?
Preferite chi parla bene, chi esalta le masse e che poi si fa i propri comodi?
Ho una certa età ed ho sempre sentito parlare che qualsiasi candidato del centro-destra era un burattino di Zinzi come quello del centro sinistra lo era di Squeglia.
Mi sembra più che rinnovarsi la politica dovrebbero rinnovarsi i cittadini.
Sono tornato ed ho trovato tutto come prima, soprattutto la cultura delle persone. A marcianise si pensa come 30 anni.
Ho sempre sostenuto che Marcianise ha i difetti del paese e i vizi della città. Da questa considerazione vengono fuori,naturalmente, i limiti o se vogliamo le ristrettezze mentali di quanti per incapacità, pigrizia, convenienza e, perchè no, sfortuna, hanno creato figure mitiche che li rappresentassero nei secoli dei secoli, senza poi andarsi a preoccupare delle effettive loro capacità di lavorare per il sociale, per la comunità, e non soltanto “pro domo sua” Orbene: con il Sindaco Foglia abbiamo riscoperto il coprifuoco, con l’On. Squeglia + altri di essere presunti delinquenti…..ma di cosa dobbiamo parlare….
La scarpa che va bene a una persona, sta stretta a un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene a tutti! Ma qui si tratta di politica e occorre sapere che la politica non è una scienza, come molti signori professori s’immaginano, ma un’arte. La politica determinante una svolta a Marcianise è l’Arte del Professore. Prendo le parole di Oscar Wilde e dico che bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti. Ed aggiungo che se vedi una persona che riesce a sorridere quando tutto va male, probabilmente è perché ha già pensato a chi dare la colpa. Mentre il professore, uomo prestigioso e carismatico marcianisano attivo nella politica e vicino ai nostri problemi ha le carte vincenti e, soprattutto, “gioca in campo”.
Ho letto le Vs. lettere e non nascondo una certa perplessità.
Un consigliere e/o assessore,urbi et orbi, pubblicizza gli obiettivi raggiunti ma, trascura di riferire che nell’anno scolastico in corso, alla “Mazzini” quando pioveva si allagava l’ingresso.
Il medesimo,imperterrito, (della serie “o’ fatto nun’ è o’ mio!” ) seguitava ad accompagnare il figlio a scuola senza lagnarsi e/o intervenire e/o attivarsi per cambiare qualcosa.
Basta scrivere sul proprio sito delle cose (pardon obiettivi raggiunti!) e si diventa automaticamente CAMPIONI!
Ma stiamo scherzando?
Mi permetto di suggerire un consiglio.
Quando vi chiedono il voto ponetevi queste domande:
1) Cosa ha fatto per meritarselo?
2) A quale corrente e/o partito fa capo?
3) Potrà rappresentarmi (se sì in quale misura) ?
4) Ha già governato e cosa ha fatto di buono?
Nella fattispecie concreta giudicatelo sulle cose che ha fatto (non quelle che ha detto!).
Saluti a tutti.