Settimana decisiva per la definizione di politiche e strategie dei partiti relative alla prossima competizione elettorale del 6 e 7 Giugno 2009. All’interno del Partito Democratico continua lo scontro che si caratterizza soprattutto per le alleanze future dove una parte tende ad impostare lo schema classico del centrosinistra e dall’altra si vorrebbe spostare l’asse della colizione più al centro allargandola all’area dei Popolari Democratici. A tal proposito è stata indetta per domani alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale in via Vespucci, un’assemblea dei Riformisti del Pd a cui hanno dato adesione i consiglieri comunali non dimissionari, gli assessori ed il sindaco uscente Filippo Fecondo. Coordinerà i lavoro Dario Abbate della segreteria provinciale del partito.
Quasi ufficiale, invece, nel centrodestra l’alleanza tra Udc e Pdl anche a seguito del patto instaurato a livello regionale tra le leadership dei rispettivi schieramenti. Nel partito di Zinzi si vuole seguire la linea nazionale che ha dato mandato ai “comitati regionali e provinciali di fare delle scelte coerenti con le situazioni locali”. Tuttavia ci sono problemi sulla definizione dei nomi che dovrebbero arrivare comunque dall’area centrista. A tal proposito si fanno insistenti i nomi oltre che del cardiologo Antonio Tartaglione anche dell’ex consigliere comunale Ciro Foglia. Quest’ultimo è sponsorizzato soprattuto dal nuovo corso dell’Udeur che vede come leader provinciale Pino Maccauro, cugino dell’avvocato di Marcianise. Ed è proprio questa fibrillazione tutta interna allo schieramento che ha di fatto annullato il vantaggio che si godeva nella città a seguito della caduta dell’amministrazione di centrosinsitra e la successiva spaccatura in seno al Pd. Per i Popolari Democratici è sempre più insistente la voce che vedrebbe l’ex capogruppo Gaetano Marchesiello come candidato sindaco. Il Partito, che localmente fa capo all’ex deputato Piero Squeglia, in ogni caso si ritroverebbe schierato con l’Udc locale nel sostegno a Ciriaco De Mita candidato alle Elezioni Europee.
Altre novità da segnalare sono la nascita di alemo due liste civiche: “Il Faro” che auspica “un incontro con tutte le forze politiche di riferimento per poter contribuire con proposizione ad un grande progetto politico”. L’associazione, però, non spiega per quale tipo di schieramento propende; la lista civica che fa capo al “Comitato Mamme e Famiglie” che per la verità era stata già abbondandemente preannunciata da questo giornale. Nello schieramento di centrosinistra per le candidature a sindaco si fa sempre più spesso il nome di Tommaso Zarrillo. Ad auspicarlo sono soprattutto i partiti della sinistra estrema ed i Socialisti anche se l’ex sindaco non sembra disposto ad offrire la propria candidatura.
Elezioni amministrative: i partiti verso la stretta finale
15 Apr 2009
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Il nuovo che avanza dipinto in un quadretto edificante. Marcianise ridotta a laboratorio per vagliare il funzionamento delle coalizioni. Quando, a livello nazionale, l’UdC ha abbandonato il centrodestra, aveva tuonato un’opposizione frontale alla dittatura di Arcore. Eccoti servita l’opposizione frontale: il Casini uscito dall’ingresso principale rientra dalla porta di servizio e si tara nelle realtà locali. Abbiamo vissuto un’esperienza di centrodestra con il sindaco Foglia nel 1997 e ricordiamo tutti l’intervista storica rilasciata alle tivvù nazionali durante l’emergenza coprifuoco
“Signor Sindaco, lei è d’accordo col coprifuoco?”
“…sì…no….non lo so!”
Offensivo ed incoerente l’atteggiamento dei Popolari Democratici: sponsorizzati dalla corrente democristiana del PD a Marcianise, sosterranno alle europee un partito che si contrappone alle elezioni locali.
Del PD non restano che macerie: assomiglia alla Firenze medicea con le lotte intestine tra Ghibellini e Guelfi. Terrà un’insipida assemblea che ha il solo scopo di contare gli adepti della corrente sinistrorsa. La fazione democristiana convoglierà i voti sui Popolari Democratici.
Imbarazzante la posizione della sinistra estrema, o radicale che dir si voglia voglia ( il termine “comunista”, censurato dalle televisioni di regime, è ormai declassato ad un nostalgico ricordo per pochi romantici): partiti comunisti sono arrivati democristiani, sempre lì alla finestra, con il suo miserrimo potere contrattuale, si ridurrà a salire sul carrozzone di Marchesiello mentre decine di fabbriche marcianisane chiudono i battenti e gli operai licenziati neppure sanno che a Marcianise esistono ben tre partiti dei lavoratori. Che dia la propria disponibilità o meno, il prof.Zarrillo non sarà candidato a sindaco: incasseranno l’ennesima sconfitta e tenteranno di procacciarsi almeno un consigliere comunale, e come al solito non ci riusciranno.
Al Marcianisano non resta che tentare di far crescere l’astensionismo.
Bastonatore,
é facile parlare, nascondendo la propria identità!
Eppure non hai detto niente di compromettente ed in una forma corretta ed intelligente.
Vedi tutto nero? Non é una colpa: la situazione prospettata é quasi reale.
Sai qual é la differenza tra noi due? Io sono un comunista sorretto dalla formula gramsciana: “Il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà” e tu, no.
Stammi bene. Alberto Marino
Più che una analisi, mi sembra un speranza.Non credo che il centrodestra abbia annullato il proprio vantaggio sul centro sinistra, nè che i presunti contrasti nel centro destra siano minimamente paragonabili alla vera e propria faida in corso nella parte opposta.
Neanche credo che gli scenari si siano pienamente definiti; a proposito, che farano i riformisti PD, appoggeranno quelli che di fatto hanno provocato la caduta di Fecondo e che pare in cambio saranno premiati dal partito?
Il Merlo
D’accordo con il Bastonatore, non sono certo gli Aforismi Gramsciani a cambiare la Realtà, caro Prof. Marino.
Propongo per il 6 e 7 Giugno “Tutti al Mare”.
Cordialmente
Onofrio Buccini
Stimatissimo prof.Alberto
Perdoni se per l’ennesima volta mi trincero dietro ad uno pseudonimo, ritenendo che su di un blog debbano confrontarsi idee mentre gli Aristoi, a Lei tanto cari, nelle pubbliche agora.
Il suo essere una vecchia quercia, un’imprescindibile voce del popolo, l’arguzia che zittisce i potenti, un’inesauribile penna dei e per i più deboli, la collocano quale indispensabile “faber” della fabrica di Marcianise. Ammiro il vigore con cui ancora sferza i signorotti ed incita i pezzenti, prezioso insegnamento che Lei ha instacabilmente “plantato” assieme al compianto compagno Gaetano Barbaruolo. In nome di questa ammirazione le chiedo di perdonare la disillusione e l’indifferenza con cui oggi guardo la mia terra, di scusare il disprezzo che tributo ai politici del mio paese e di tollerare la perenne attesa di homines novi. Marcianise non merita di essere bottino elettorale di questo o di quel “villano che divien marcello quando parteggiando viene”. Non c’è più bisogno degli uomini, li ha bocciati la storia: abbiamo urgenza di idee, di programmi, di cambiamento. Tutto questo non riesco a trovare, tutto questo evidentemente non c’è. Una malcelata presunzione mi impone il pessimismo dell’intelligenza, una sporadica umiltà l’assenza della volontà dell’ottimismo.
La ringrazio per la considerazione che ho molto apprezzato per lo spessore del personaggio e ringrazio la redazione che ha ospitato questo mio attestato di stima.
caro Bastonatore,
contrariamente a quanto commentato dal compagno Alberto Marino, io non penso che la tua riflessione sia particolarmente intelligente, per due motivi che spiego:
1) nessuna alleanza politica che riguarda i comunisti di Marcianise è stata definita, quindi, se presuntuosamente pensi di avere delle certezze, ti pregherei di essere più prudente nell’esprimere giudizi gratuiti altrimenti potresti fare delle brutte figure;
2) le decine di fabbriche che purtroppo come anche tu sottolineavi stanno chiudendo i battenti, sono state tutte oggetto di iniziative politiche del PRC locale e anche mazionale(IXFIN, GIABIL, SIEMENS, ex LEGHE LEGGERE ora METALPOINT, per citare solo alcune delle più importanti realtà industriali presenti sul nostro territorio), tenendo conto chiaramente delle pochissime armi a disposizione dei compagni.
Ma aldilà di questo, almeno abbiamo espresso la nostra totale solidarietà ed in qualche caso siamo riusciti anche ad avere qualche piccolo successo. Puoi Informarti!
Probabilmente tu come tanti altri, quando noi ci siamo presentati con la nostra lista alle ultime elezioni, tutte queste cose non le sapevi ed avrai fatto, legittimamente, una scelta di voto diversa.
Ma non preoccuparti, tanto ci siamo abituati, però ricordati una cosa, noi in quello che facciamo, ci mettiamo volto testa e cuore.
Si accettano prenotazioni
Gentile prof. Marino,
seguendo gli interventi con i quali ha risposto ad alcuni “pungoli”, credo che lei non è comunista o non è imparziale:
. suo figli Stefano ha dato una risposta sincera ed onesta al problema della fontana ed ha chiarito a tutti che la sua consulenza era ben diversa da quela “cosa” realizzata e poi abbandonata, mentre lei ha scritto di una “bella fontamna progettata da mio figlio”;
. non ha risposto a chi l’accusava di aver fatto di un grande marcianisano, Domenico Santoro, (tanto carto anche a Fecondo che nella sua stanza lo teneva al posto del crocifisso) un oggetto sul baraccone politico del PSE;
Prima di invitare le persone a sottoscrivere gli interventi con il proprio niome, dovrebbe dare lei stesso risposte più obiettive e documentate.
Quello che serve ai Marcianisani in questo momento è la cosa che desiderano di più: TRASPARENZA E VERITA’.
Dove la trasparenza non è lo scrivere il proprio nome al posto del nick.
Sinceramente, sono davvero contento che il Comitato Mamme e Famiglie abbia deciso di dire la propria e “scendere in campo”. Anche se questa redazione, non certo povera di meriti in fatto di democrazia, ha spesso punzecchiato l’operato di questi liberi cittadini. Peraltro, secondo il mio modesto parere, in modo non proprio corretto, e senza mai cercare un confronto diretto. Caffè Procope, sarebbe potuto essere campo per un democratico e civile dibattito. Magari invitando ed ospitando su queste pagine un rappresentante del comitato. Poi, non capisco quale dovrebbe essere il merito, se c’è, di questo preannuncio? Per quanto ho appurato, poichè ho aderito liberamente a molte delle loro lodevoli iniziative, il comitato si è occupato di questioni che riguardano essenzialmente i gravi problemi ambientali in cui versa il nostro territorio. E non credo affatto che sia un fatto secondario, anzi..
Se questo gruppo di persone nasconde qualche scopo a noi sconosciuto, e questo giornale o chi per esso, conosce la verità, si parli chiaro!! Senza fare continue allusioni o congetture senza fondamento.
Per ora son convinto che possono fare solo bene a questa città. Sul tema ambiente, non ricordo nessun partito o personaggio politico che abbia concretamente fatto o organizzato qualcosa di simile, e se c’è stato non me ne sono accorto!
Il comitato, invece, ha diverse manifestazioni e proteste alle spalle, ha denunciato abusi e irregolarità. Inoltre i loro incontri sono aperti a tutti, e chiunque può dire la propria.
Abbiamo urgenza di idee, di programmi, di cambiamento? A me pare che le mamme ne abbiano più di una, e si impegnino per raggiungere qualche risultato. E laddove non sono state osteggiate, qualche cosa l’hanno anche ottenuta!! Cordiali saluti
Personalmente non ho alcuna nostalgia dei comunisti, nè capisco quale senso abbia esserlo oggi.
Essere comunisti vuole ancora dire essere marxisti leninisti o qualcosa è cambiato? Si vuole ancora la dittatura del proletariato, l’abolizione della propretà privata, la nazionalizzazione dell’industria?
O significa operare soprattutto a favore delle classi più deboli, dei disoccupati, dei salariati, dei pensionati ecc.? Ed in tal caso, perché mantenere la denominazione di comunisti?
Il Merlo
Caro Mimmo Giuliano autore di riflessioni intelligenti e profondo conoscitore della realtà industriale di Marcianise…la fabbrica in questione si chiama Jabil
Mi sono sempre chiesto chi aveva svenduto il ricchissimo territorio agricolo di Marcianise, fonte di storia e di cultura, a tutte quelle fabbriche che hanno deturpato ed inquinato, in nome di un falso progresso economico e civile del nostro territorio.
Grazie alla testimonianza del sig. Giuliano ho scoperto i colpevoli: i comunisti.
Rispondo a “storico” e a “merlo”.
Al primo: ” Se ho detto che mi piace la fontana spartitraffico, perché io non ho senso estetiico e le cose le vedo solo per quello che servono. La presentazione del libro é stata organizzata dallo SDI ed io sono stato un semplice invitato alla manifestazione di quel Partito, che, fino a prova contraria, ha intitolato da sempre la Sezione a Domenico Santoro.
Come vedi tutto chiaro, tranne il tuo nick name!
Stammi bene. Alberto Marino.
A “merlo”: Non ci posso proprio far niente se tu non conosci Gramsci.
Se vuoi qualche lezione sul grande teorico del comunismo, sarai costretto a rinunciare al tuo pseudonimo.
Saluti al senza volto.
Alberto Marino
Caro bastonatore,
hai ragione!
Ma vedo che sei uno che bada molto alla sostanza!!!
quando “il bastonatore” non sa a cosa attaccarsi si butta su un piccolo errore di scrittura…
In diversi interventi, si invita il cittadino a disertare le urne nelle prossime elezioni. La mia domanda da “Marcianisano non votante” è: quali vantaggi porterebbe questa azione alla Città? Al mare si potrà andare anche dopo, prima bisogna pensare al futuro di Marcianise e dei suoi “figli”!
Grazie per l’attenzione.
Udine, 15 aprile 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Divertente sig. mazzmauriello,
premesso che l’unica vera e grande rivoluzione comunista, quella russa del biennio rosso (1917-18), prese spunto proprio dalle esigenze rivendicative dei propri diritti dei contadini russi (in opposizione allo zar, una prima fiaccola rivoluzionaria si accese nel 1905), non so se hai ben presente la differenza tra classe operaia e capitalismo.
Ma aldilà di questa cosa che hai scritto, vorrei capire chi identifichi come comunista a Marcianise e se e quando, questi, hanno avuto la possibilità di poter fare le cose che hai detto.
Se sei davvero convinto, non posso prenderti sul serio.
Del resto con questo nick che ti sei scelto!!!
Il prof. Marino mi sembra uno di quei giapponesi che a vent’anni dalla fine della guerra continuavano a presidiare le giungle nelle isolette del Pacifico.
Io ho fatto solo una domandina, e lui se n’esce con Gramsci, che nel PCI ha contato come il due di briscola. Arrestato nel “26, scarcerato poco prima di morire, in conflitto pare mortale con l’URSS e Togliatti, sconosciuto nei suoi scritti fino al dopoguerra, esibito ogni tanto nel salotto buono del partito, i cui dirigenti continuavano ad andare a scuola in URSS.
Tutti i partiti comunisti del mondo sono stati sempre marxisti- leninisti, non me ne ricordo uno che fosse gramsciano.
Alla fine ripeto la domanda:i comunisti italiani hanno abiurato il marxismo leninismo o no? Se si, in cosa si differenziano dai socialisti?
Perdoni la mia ignoranza, e,d a buon professore, mi risponda (possibilmente senza aforismi o parabole di zì Vicenza).
Il Merlo
Non sono un esperto di politica, ma è palese che dietro alcuni “nick” ci siano dei “gruppi” interessati a far parte del prossimo Consiglio Comunale. Ad oggi hanno proposto poco o niente, cercano di screditare altre “formazioni” ricorrendo anche a episodi e personaggi del passato. Tutto questo non si può neanche definire campagna elettorale e certamente non aiuta chi deve votare. Qualcuno chiede addirittura quale sia la differenza tra comunisti e socialisti!!! Questo è quello che riesco a percepire ad 800 Km di distanza, figuriamoci quale “clima” vive oggi Marcianise!
Cordialità.
Udine, 17 aprile 2009 Giovanni TARTAGLIONE
P.S. per il Prof.Alberto MARINO: un sentito ringraziamento per “Il cavaliere dei pezzenti” un lavoro eccezionale ed un plauso al Sign.Marco RUSSO per i versi che chiudono il libro. A proposito, Sign. Marco, da diversi giorni “MANCANO” i suoi post, come mai?
Caro Merlo, gli aforismi sono il sale della terra: nel caso tuo, sto solo scherzando, cè l’aforisma ” nomina sunt consequentia rerum”. Non traduco, perchè tu dovresti cavartela anchde in latino.
Gramsci non ha mai abiurato il comunismo, fu il più convinto sostenitore della scissione di Livorno.
C’ da chiedersi perchè i socialisti, dopo l’analisi profonda di gramsci, non sono mai diventati comunisti.
Sapessi quante volte me lo sono chiesto.
C’é qualche malalingua che ha fatto questa differenza tra comunisti e socilisti: i primi suonano con lo spartito, i secondi ad orecchio!
Se approfondissi Gramsci, mi pare che hai gli struimenti per farlo, potresti tu stesso divenire come il soldato giapponese del Pacifico.
Ma che “C” centrano il PCI, il PSI, il PDSI,lo statalismo, il capitalismo: Gramsci é una miniera d’oro a cui potrebbero attingere tutti quelli che praticano il concetto nobile della politica.
Stammi bene, Merlo. Alberto Marino
Caro prof., non mi ha “uccellato”; se se ne intendesse di etologia (le potrei consigliare, tanto per cominciare “L’anello di re Salomone” di Lorenz), saprebbe che gli animali, anche quelli che la vulgata fa passare per fessi, fessi non sono, a partire dalle oche, per passare agli asini (che sono più intelligenti dei cavalli)per finire ai merli,che non a caso sopravvivono in libertà da milioni di anni.
Per non parlare dell’importanza del merlo nella canzone napoletana o nella aneddotica (‘a merola cecata).
Resta il fatto che non mi ha risposto se i comunisti siano ancora marxisti leninisti o meno.
Mi stia bene anche lei.
Il Merlo
Ripondo all’intervento del sig. Giovanni in cui domanda al Marcianisano non votante quali siano i vantaggi che questa azione porterebbe alla città e al futuro di Marcianise e dei suoi figli.
Finora mi sa dire quali e dove sono questi vantaggi e quale fururo è riservato ai figli?
Quante amministrazioni si sono succedute alla quida della città negli ultimi 10-15 anni. Quanti politici o presunti tali, hanno cambiato casacca ed hanno tratto dei benefici per Marcianise? Quanti in occasione delle candidature hanno esposto programmi VERI e validi? Siamo stanchi delle solite promesse.
Dove sono quei programmi che contrastano ormai quella piaga che affligge la nostra città che è la Camorra?
Solo il comitato “mamme e famiglie” si è occupato di questioni che riguardano i gravi problemi ambientali in cui versa il nostro territorio.
E i nostri politici?
Abbòffateve, dicette ‘o puorco, ca ‘o pantano è chino!
Gentile freddy, ha perfettamente ragione sulla mancanza di programmi e sulle promesse non mantenute delle ultime amministrazioni che hanno governato la città, allora cosa resta da fare? Per quanto ancora il Comune dovrà essere commissariato? Rimango del parere che non votare è comunque un errore, nel suo post si legge una interessante alternativa: fare amministrare la città da una coalizione di “non politici” che si chiami “mamme e famiglie” o con altri nomi non importa, ma per fare questo è necessario che il cittadino vada a votare con coraggio, è ancora più coraggioso dovrà essere il capolista di tale coalizione, perché dovrà occuparsi del futuro dei propri figli! Capisco che promuovere qualcosa del genere in quella giungla non è facile, ma se mai si comincia……
La Saluto con cordialità, e saluto tutti i miei concittadini con un proverbio Indiano che spero possa far riflettere sul disastro ambientale da lei sottolineato: <LA TERRA NON L’ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI PADRI, MA L’ABBIAMO AVUTA IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI!
Udine, 18 aprile 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Caro merlo, sono semplicente gramsciano. So lo studierai, lo capirai!
Anche i merli, avrebbe detto Gramsci, vanno salutati.
Molto immpegnato con Gramsci, colpevolemnete, ho trascurato l’etologia.
Alberto Marino
Al prof. Marino
Grazie per la risposta. In buona fede, ma per nulla esaustiva:
La fontana non è bella, se non diverrà bella almeno quanto Stefano l’ha progettata, non servirà se non come rotonda spartitraffico.
Ma, la cosa che non ho capito riguarda l’abuso che si fa del nome di un martire marcianisano per reconditi scopi “politici”.
A parte il fatto che lei avrebbe potuto (dovuto, secondo me) declinare l’invito, non essendo questo senza secondi fini (elettoralistici), l’aver intitolato la sezione dello SDI a Domenico Santoro a me sembra come intitolare una cantina con il nome di un martire della chiesa.
Ed è questo che non mi scende!
(So che lei è una persona integerrima, ma sembra esser caduto nella trappola di un piccolo contributo alla pubblicazione del libro – Insomma, il contributo l’ha avuto o no?)
Caro Storico, come ho scritto sulla quarta di copertina, il mio “Cavaliere dei pezzenti” l’ho scritto, ritenendo che Marcianise abbia ancora bisogno di punti di riferimento morali e di impegno civile.
Se qualcuno lo vuole sfruttare per fine diverso, non ci posso far niente.
Caro Storico, se il tuo nickname est consequentia rerum, dovresti sapere che le tue convinzioni non sono la verità sacrosanta.
La storia é disseminata di errori e false convinzioni.
Stammi bene.Alberto Marino
I due volantini sono stati pubblicati con la speranza di avere un dibattito in relazione alla proposta di Marino. La redazione è pregata di rendere quanto più possibile accessibile la loro lettura.
Grazie
ZARRILLO COME CINCINNATO!
Tra storia e leggenda si staglia la figura di Cincinnato: dopo aver sconfitto i Volsci, che minacciavano Roma, si ritirò nella sua casa di campagna, a coltivare il campicello. I romani, memori del suo valore, quando videro nuovamente minacciata la Città, andarono a pregarlo di riprendere il comando dell’esercito ed egli lasciò aratro e zappa e, riprendendo il titolo di dittatore, salvò Roma.
Fatte le debite differenze, la figura di Tommaso Zarrillo mi ricorda, molto da vicino, quella di Cincinnato: dopo le tante battaglie politiche, che ci hanno visto insieme e la tua straordinaria esperienza amministrativa, hai impegnato le tue risorse prima come insegnante e poi come preside. So anche che, come organizzatore di una rete culturale, hai contribuito fortemente alla realizzazione di strutture, utilissime alla Città. Ma non basta! Marcianise ha bisogno di te come amministratore, perché tu, di questa Città, ne conosci la storia, le recondite virtù e debolezze, le prime da esaltare e le seconde da assopire.
Tommaso, con la tua esperienza di sindaco hai fatto miracoli: con uno esercito sgangherato e raccogliticcio, tra le mille difficoltà, prodotte da antiche incrostazioni clientelari, sapesti dare dignità alla politica e prestigio alla Città.
Avevi un bel progetto per la Città, che io stesso non capii e, lealmente e frontalmente, qualche volta, ti avversai: ne faccio il “mea culpa”.
C’era e c’è in te un concetto nobile della politica, che, per la prima volta, ha caratterizzato la dirigenza amministrativa.
E poi l’uomo: la tua cultura, la bonomia, la modestia, la generosità nel prodigarti per gli altri, il rispetto per quanti ti circondano e perfino la prestanza fisica!.
Caro Tommaso, so di farti un torto a dire queste cose, tentando, così, di rompere la tranquillità del tuo “otium”, ma “Hannibal ad portas” (il pericolo è imminente).
Vedo in giro arrivisti, maneggioni, faccendieri ed intrallazzatori, vecchi e nuovi, che si preoccupano della Città, come io della mia vecchia “Panda”!
L’appello, prima che a te, va rivolto a tutti gli uomini ed i dirigenti del centro-
sinistra di buona volontà: sono loro che debbono approntare l’esercito, perché tu possa, come Cincinnato, sconfiggere i Volsci.
Conoscendoti, ho grande speranza che tu, sollecitato, garantito ed incoraggiato, non ti farai indietro. E non ti lascerei solo in questa avventura: nonostante i 75 anni.
Noi dobbiamo fare solo il nostro dovere di “intellettuali organici”: agli altri la responsabilità della scelta!
Marcianise, 14 aprile 2009 Alberto Marino (blogmarino-tra i blog di libero)
La risposta di Tommaso Zarrillo, invitato da Alberto Marino a scendere in campo.
Caro Alberto,
Il tuo ultimo volantino, intitolato “Zarrillo come Cincinnato”,chiama in causa la mia persona e tocca i miei sentimenti civici soprattutto in un momento in cui tali sentimenti si avvertono con maggiore intensità, vista la grave e confusa situazione politica determinatasi nella nostra città.
Il nocciolo del tuo discorso sta nell’invito, che mi rivolgi, a ritornare all’impegno politico nella città. Premetto che negli ultimi anni non ho smesso di interessarmi dei problemi di Marcianise e se per politica s’intende fare il bene di una comunità penso che non mi sia mai sottratto al compito di dare il mio umile contributo.
Certamente ti ringrazio per gli attestati di stima e per i riconoscimenti,che penso vadano al di là della mia modesta persona,e,comunque,se la mia lunga militanza politica, un’esperienza amministrativa di 23 anni di Consigliere Comunale,di quattro di Sindaco e di sei di Consigliere Provinciale,hanno prodotto risultati, essi vanno attribuiti a merito di partiti,di sindacati,di associazioni e di movimenti, di quanti, te compreso, si adoperarono per ben governare Marcianise e per tutelare il suo territorio. Senza il loro contributo non avremmo mai potuto ottenere un contributo di allora 36 miliardi di vecchie lire per poter riprogettare e avviare il completamento del nuovo Ospedale,approvare una variante al Piano Regolatore Generale e programmare un nuovo assetto urbanistico e territoriale,progettare la nuova rete idrica comunale,un Piano parcheggi, portare a termine opere incompiute, pavimentare 60 strade cittadine, mettere a norma attrezzature sportive come lo stadio Progreditur, riprogettare e finanziare il completamento del Velodromo comunale, avviare l’infrastrutturazione delle nuove zone residenziali, salvaguardare l’industria locale e tutelare i suoi lavoratori, risanare il bilancio comunale, organizzare nuovi spazi urbani, programmare una politica culturale,combattere battaglie eroiche contro Prefetti e Commissari straordinari per evitare che Marcianise divenisse un centro di smaltimento di rifiuti. Le cose, che dici, mi invitano però a fare qualche considerazione sull’attuale situazione politica. Noto che il dibattito di questi ultimi giorni è unicamente dominato da questioni personali.
Una politica, che parla solo di se stessa, non riesce a farsi capire dai cittadini e rischia di alimentare un’opinione distorta, che può oscurare anche le buone intenzioni. Bisogna subito spegnere questo dibattito e ridare,nel poco tempo che ci separa dalle elezioni, una dimensione politica seria al confronto. E’ notorio che chi scrive è schierato. La mia area politica di riferimento è il centro-sinistra, che ,a mio avviso, costituisce ancora un punto di partenza ed è la coalizione, che dovrà proporsi ancora come forza di governo della città perché ha al suo interno tutte le potenzialità,le risorse,le esperienze mature da mettere in gioco per far crescere una nuova classe dirigente.
E’ il caso che si elabori subito una proposta programmatica, su cui chiedere convergenze più ampie ad altre forze e ai cittadini; sulla sua elaborazione si può contare da subito su un mio contributo.
E’ prioritario che parta dal Centro-sinistra l’impostazione di una nuova civiltà di rapporti politici,meno rissosa e interessata, e maggiormente rivolta alla soluzione dei problemi.
Circa le scelte dei candidati, è certo che bisogna accelerare i tempi sia per la formazione delle liste sia per l’individuazione del candidato Sindaco. Su questi aspetti però so che stanno lavorando le delegazioni dei partiti e quindi bisogna avere rispetto per quanto esse decideranno.
Sulle ipotesi ,che tu fai, di un mio coinvolgimento più diretto, sono convinto che le situazioni siano notevolmente cambiate e si stiano definendo altre soluzioni, che potranno essere tutte positive purché siano unitarie ed all’altezza della sfida, che ci attende. E’ sottintesa la mia disponibilità a lavorare per una città, che sta a cuore tanto a te quanto a me renderla un centro moderno e attrezzato accelerando il completamento di opere già programmate e progettandone altre e aprendo una fase di nuovo sviluppo per il suo territorio colpito da una grave crisi nei suoi settori strategici. Ti giungano i miei più affettuosi saluti. Tommaso Zarrillo
Data 18/04/2009
Rispondo al Sig. GIOVANNI TARTAGLIONE dalla postazione del Prof Marino gentilmente offertami.
Sig. Giovanni,
La ringrazio per il plauso che mi rivolge-si può dire PUBBLICAMENTE- per i miei poveri versi che chiudono il magnifico “Cavaliere dei Pezzenti”. Spero che gli stessi siano all’altezza della nobile figura alla quale sono sentitamente rivolti. Per quel quel che riguarda il mio “silenzio” è da attribuirsi a cause, per così dire, TECNICHE(HO IL COMPUTER ROTTO!)non Le noscondo, tuttavia, che questo portale mi ha un pochino deluso. Ho cercato di lanciare un messaggio di civiltà, stigmatizzando gli anonimi che si celano dietro pseudonimi non conferendo limpida paternità alle proprie affermazioni:qualcuno, con mio sommo piacere ha recepito, tanti, invece preferiscono rimanere nascosti pur continuando a lanciare i loro strali(peccato per qualcuno che esprime idee di spessore)e tutto questo, svilisce il portale stesso conferendogli gretta valenza di “bancarella do’ turrone”.
Un’ultima cosa: mi piacerebbe sapere come ha fatto a reperire e leggere il “Cavaliere dei Pezzenti” e, inoltre, scambiare con Lei un saluto a “viva voce”.
cordialmente
Marco RUSSO
Gentile Sign. Marco RUSSO, non mi deve alcun ringraziamento, il lavoro che ha svolto con il Prof.MARINO è davvero notevole. Il “SANTORO” così raccontato risulta ancor di più “vicino al popolo”, rendendo il suo nobile messaggio più attuale che mai, la passione che traspare dalle pagine del libro è davvero invidiabile. Grazie. Riguardo agli interventi sul portale, qualcosa avevo intuito dai suoi ultimi post, non ha tutti i torti, i messaggi lanciati da lei, come quelli del Prof.MARINO, sembrano cozzare su un muro di gomma. Peccato.Riguardo ai nick, rimango dell’idea, già espressa in precedenza, che dietro di essi ci siano dei gruppi che mirano esclusivamente alle poltrone (comode?) del Comune,ma questo dovrebbe interessare di più ai miei compaesani che saranno chiamati a decidere il futuro della Città e dei loro figli, io sarò solo uno spettatore, non disinteressato, ma speranzoso di ritrovare una Marcianise finalmente cambiata, serena, ed orientata verso la legalità!
Tempo addietro mi ha incoraggiato ha contribuire, anche da lontano, con idee che potessero in qualche modo risvegliare dal letargo i nostri concittadini, oggi mi permetto di farlo io: torni a lanciare i suoi messaggi, non andranno persi, il semplice fatto che qualcuno ha recepito ed ha dismesso il nick, cominciando a firmarsi, è una piccola vittoria!
Rispondo alla sua ultima richiesta: il libro mi è stato recapitato semplicemente per posta, sapevo(grazie a lei) che usciva in quei giorni,così ho incaricato mia sorella di comprarlo e spedirmelo. Per quanto riguarda il saluto a “viva voce” ne sarei ben felice anche io. Lascio il mio recapito alla gentilissima redazione a cui si potrà rivolgere per averlo, qual’ora non riuscisse ad averlo me lo faccia sapere attraverso un post,si troverà una diversa soluzione.
Cordiali saluti.
Udine, 20 aprile 2009 Giovanni TARTAGLIONE