Era stato accusato quale mandante, istigatore e organizzatore dell’omicidio di un pregiudicato ucciso in maniera plateale in un’officina di Marcianise ma, ieri, a conclusione dell’udienza preliminare celebratasi davanti al gup Enrico Campoli del tribunale di Napoli, è stato assolto dalla pesante accusa di omicidio. Destinatario dell’assoluzione è stato Luigi Trombetta, pregiudicato ritenuto vicino al clan Belforte, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo. Trombetta, difeso dall’avvocato Angelo Raucci, è uno dei destinatari dell’ordinanza che ha colpito altre cinque persone negli ultimi mesi sulla base delle dichiarazioni di alcuni pentiti. Fra questi, Antonio Gerardi, uno dei primi sospettati dagli inquirenti. Nicola Falco fu ucciso il 17 settembre del 2003 a colpi di pistola mentre si trovava nell’officina meccanica Musone, in via Monte Somma: la vittima stava parlando con il titolare dell’officina dove avrebbe dovuto lasciare l’auto in riparazioni ma, a un certo punto, i killer a bordo di una Bmw fecero irruzione e spararono una ventina di colpi d’arma da fuoco. Gli assassini, con volto coperto da passamontagna, inscenarono una rapina e poi, al momento giusto, scaricarono diversi colpi contro Falco alla presenza di altri clienti. La macchina sulla quale viaggiavano i killer fu poi trovata ai margini della cittadina vicino al cimitero completamente bruciata. Falco era un sorvegliato speciale con l’obbligo della firma.
