Le dimissioni del Presidente della Provincia hanno determinato uno scossone all’interno della politica marcianisana. Come era inevitabile, gli equilibri politici interni al terrirorio saranno determinati dagli equilibri provinciali. Strategica sarà la posizione dell’Udc di Domenico Zinzi, che in attesa di formalizzare l’alleanza in Campania e a Caserta con la compagine del Popolo della Libertà di Cosentino e Landolfi, sta studiando anche come organizzare delle alleanze che gli permettano di essere competitivo nelle prossime elezioni amministrative. Stessa posizione di attesa anche per il Pdl marcianisano dove gli esponenti locali di Alleanza Nazionale sono impegnati in prima persona nel congresso provinciale che li porterà nel partito di Berlusconi.
Dall’altra parte dello schieramento continua il caos nel Partito Democratico. Saltato il direttivo di martedì scorso, il segretario provinciale Enzo Iodice si appresta a riconvocare lo stesso non prima di aver messo in opera gli opportuni interventi volti a rasserenare, per quanto è possibile, il clima infuocato all’interno del partito marcianisano. Intanto, è attesa per domenica prossima una lettera a firma dell’ex sindaco Filippo Fecondo che spiegherà “le reali motiviazioni” che hanno portato allo scioglimento anticipato del civico consesso.
L’Italia dei Valori, approfittando di un incontro all’interno della sede di via Santoro sul tema dell’Ospedale, ha lanciato la candidatura del primario di gastroenterologia del nosocomio di Marcianise Mario Paternuosto a capolista del partito di Di Pietro. Dallo stesso partito segnali di riavvicinamento da parte di Riccio al suo ex leader Piero Squeglia. Quest’ultimo è divenuto naturale ago della bilancia della contesa elettorale di giugno. Forte di una squadra coesa, attende l’evolversi della situazione politica territoriale per posizionarsi. L’idea potrebbe essere di costruire una rinnovata coalizione di centrosinistra spostando al centro il fulcro della eventuale nuova compagine. Lo stesso Squeglia, infatti, ha più volte ribadito di preferire un’alleanza con la parte riformista del centrosinistra e l’occasione della competizione elettorale comunale potrebbe essere un momento per sperimentare questa alleanza.
Elezioni 7 e 8 Giugno: movimenti frenetici nei partiti. Fecondo scrive alla città. Zinzi e Squeglia aspettano
7 Mar 2009
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Nutro una grande stima per il dr.Paternuosto, fiore all’occhiello del nosocomio di Marcianise e guaritore delle mie sette ulcere, eccentrico collezionista dei quadri di Mandarino e autore di pubblicazioni extra-mediche, ma mi pare di ricordare che sia di Capua
Spero che, anche questa volta, Lucrezio, con il suo “De rerum natura”, abbia ragione: ” A volte rinascono cose che sembravano morte”.
Alberto Marino
Ma la smettiamo con questi medici.
carrissimo peppe M, mi hanno sempre insegnato che con le parole non si comanda, SONO i fatti che determano le IDEE,dillo apertamente che speri di sederti,ANCORA dietro la scrivania comunale, E che ti manca tanto^ ma non per noi cittadini, che per noi non ai fatto mai niente,hai solo pensato come portare a casa qualcosa e noi lo sappiamo? NON ho mai visto un assessore, che entrava alle nove di mattina, e usciva alle quindici del pomeriggio,per novecento euro al mese? BRAVO tu fossi da prendere come esempio, se fosse cosi, ma i fatti dicono altre cose? SPERO CHE SI LEGGE
Essendo stato uno dei partecipanti all’incontro all’interno della sede di via Santoro dell’IdV di Marcianise sul tema Ospedale, posso dichiarare che in quella sede non è stata lanciata la candidatura del dott. Mario Paternuosto a capolista del partito di Di Pietro.
Noto che nel blog si è inserito un “pierino” che scrive a mio nome! Diffidate delle imitazioni!
Il fatto che una persona sia di Marcianise piuttosto che di Capua, o che sia medico piuttosto che avvocato a me non dice proprio nulla…! Anzi ! Paradossalmente il fatto di essere un “forestiero” potrebbe essere motivo di maggiore trasparenza e di rottura – per me inevitabile ed inprocastinabile!- rispetto al passato!
Risaputi i papabili e risapute le porte alle quali i Marcianisani busseranno fino a dieci minuti prima della fatidica data del 7 di giugno. Aristotele definiva “idiotes” coloro che non partecipavano alla vita politica: agli idiotes vanno aggiunti gli zombie che si trascineranno stancamente al cospetto “degl’imi che comandano i potenti (G.Parini)” per elemosinare il proprio diritto e barattare il voto con la solita promessa.
Vorrei che, con gli onorevoli Squeglia e Zinzi, non si verificasse la storiella: “I gatti e Noè”.
Dopo aver costruito l’arca, Noè vi fece salire tutte le coppie di animali, fino ad appesantirla inverosilmimente.
Appena partito, il patriarca ritenne prudentemente di parlare così agli animali:” Finchè saremo sull’arca, non dovette accoppiarvi, perchè si appesantisce ed andiamo a fondo!”
Dopo mesi smise di piovere e Noè approdò alla terra ferma. Scescero tutte le coppie di animali ed alla fine i due gatti con un nugolo di gattini. Noè:” come avete fatto ad accoppiarvi? Vi ho sempre sorvegliati!”.
Il gatto capofamiglia, dondolandosi:” Quando facevamo finta di litigare!”.
Proprio carina……..
Visto che non si parla di programmi per la città o di innovazioni nei partiti, ma di come vincere le elezioni, magari “spaccando” le famiglie, proviamo a “taggare” i futuri candidati così:
– nuovo
– seminuovo
– usato garantito
– ripascato
– resuscitato