Blitz in un campo nomadi di Marcianise. Sabato pomeriggio, una cinquantina tra agenti di Polizia del locale Commissariato, del reparto prevenzione crimine della Questura di Caserta e della Polizia municipale hanno fatto irruzione nel campo nomadi nella zona di Santa Veneranda, ai confini con Succivo. Circa trenta persone, quasi tutte rumene, sono state fermate e trattenute in Commissariato per accertare identità ed eventuali precedenti penali.
Nel corso del controllo sono stati sequestrati diversi veicoli e motorini per verificarne la provenienza. L’intervento è scaturito dalle indagini della Polizia municipale di Marcianise, agli ordini dalla comandante, Mina Foglia, in seguito ai ripetuti furti nella abitazioni avvenuti, negli ultimi tempi, a Marcianise. Una serie di incursioni nelle case di diversi quartieri periferici, del rione Macello, dei Santi e di Puzzaniello, anche in presenza dei proprietari che in più occasioni sono stati sequestrati e percossi. Il mese scorso un colonnello della Finanza e la sua famiglia, in via Tagliamento, furono vittime di una banda di rumeni composta da almeno sei persone.
Si sospetta che tra gli abitanti del campo, sorto abusivamente da qualche mese, vi siano gli autori di varie azioni criminali commesse a Marcianise e negli altri comuni del circondario. L’intervento ha anche accertato le precarie condizioni igieniche dell’accampamento e lo stato di degrado totale in cui vivevano uomini, donne e bambini. Dell’operazione è stato informato il sindaco, Filippo Fecondo, che come massima autorità sanitaria locale sta predisponendo gli atti per lo sgombero del campo.
