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Non prende piede in città la protesta contro il decreto Gelmini

Mentre a Roma e diverse città italiane sia i collettivi di sinistra che di destra attuano le occupazioni degli istituti contro la riforma scolastica del Ministero della Pubblica Istruzione a Marcianise sono sporadiche le iniziative di lotta.
“Ne sento parlare in tv e sui giornali della protesta in atto- spiega uno studente del II anno del corso dei geometri dell’Itcg “Lener che conta circa 900 alunni – ma nessuna iniziativa è stata intrapresa e francamente sia io che molti miei amici sappiamo poco delle nuove direttive ministeriali.
Dall’inizio dell’anno le astensioni dalle attività scolastiche avvengono unicamente perché prima dell’avvio delle lezioni qualcuno cosparge i pavimenti con sostanze chimiche nauseabonde e siamo costretti a sostare nel cortile dell’istituto”. Leggermente diversa la situazione al liceo scientifico “F.Quercia”.
“Eccetto lo sciopero di sabato scorso e quello in programma per giovedì prossimo- precisa uno studente del quarto anno- non abbiamo in cantiere alcuna occupazione o altra iniziativa di protesta”. In generale, gli studenti marcianisani bocciano come “ingiusto e penalizzante per la scuola pubblica” il provvedimento della Gelmini di cui conoscono solo linee essenziali.
Sarebbe auspicabile, invece, che i ragazzi riuniti in assemblee approfondissero ulteriormente i contenuti di una riforma che investe il loro futuro al fine di maturare una posizione più consapevole sulla protesta in atto.