“Le notizie riportate da L’Espresso, in edicola da venerdi 10 ottobre, e relative ai rapporti dell’ ex Prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, con i massimi vertici della PDL provinciale e regionale, lasciano sconcertati ma confermano le mie perplessità espresse all’indomani della sua candidatura ed elezione nelle fila del Popolo della Libertà, appena dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Marcianise. Uno scioglimento che ha visto una Commissione d’Accesso, inviata appena cinque mesi dopo le elezioni del nuovo Consiglio Comunale, che ha impiegato ben sedici mesi per produrre una relazione che desta molte perplessità per i contenuti vaghi e allusivi. La Commissione d’Accesso ha rassegnato la relazione relativa al Comune di Marcianise il 7 gennaio 2008, l’ultimo giorno di permanenza a Caserta del Prefetto Stasi. Oggi è certo che chi dirigeva la Prefettura in quei mesi non aveva la serenità per farlo con la dovuta obbiettività. Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, attraverso un documento pubblico, mi dicevo sicuro che sarei riuscito a comprendere “quanto è realmente accaduto e quali sono le ragioni vere sottese ad un così grave provvedimento”. Oggi comincia a delinearsi il clima in cui il provvedimento è maturato e le ragioni vere presto saranno comprese. Voglio soltanto ricordare che nei circa sette anni che ho diretto l’ Amministrazione comunale di Marcianise ho utilizzato tutte le mie forze per contribuire al progresso civile della mia Marcianise, città con problemi ma anche con grandi potenzialità, fino a proiettarla su uno scenario addirittura internazionale. Per l’azione pubblica intrapresa a favore della legalità la mia Amministrazione aveva ricevuto attestazioni pubbliche che valicavano i confini locali. Poi all’improvviso lo scioglimento. Tutta la città aspetta oggi di conoscere le ragioni vere di quell’atto”.
Inchiesta L’Espresso e la Stasi, Fecondo: “Oggi comprendiamo le ragioni dello scioglimento”
12 Ott 2008
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La verità viene sempre a galla. Secondo me l’Espresso deve andare avanti fino in fondo……
Mi fanno ridere quelli che non credono al complotto. Siamo in una Repubblica che per oltre mezzo secolo ha visto servizi segreti deviati, massoni che condizionavano gli organi democratici ai massimi livelli, militari che insabbiavano repsonsabilità di sragi. E qualcuno oggi fa il ben pensante (ipocrita mille volte!) su un ex prefetto che non ha avuto nessuna remora a farsi inserire nel listino di un partito nella stessa regione in cui ha avuto ruoli di estrema responsabilità.
Stasi fu nominata dal Governo Berlusconi ed è legittimo pensare che a loro rispondeva politicamente. E’ una cosa tanto inverosimile? La legge sugli scioglimenti dei consigli comunali è una legge speciale nata in un momento speciale per combattere la criminalità organizzata. Se la metti in mano a gente senza scrupoli la può utilizzare in maniera traffaldina. Basta il semplice sospetto (senza provare nulla) per sciogliere un consiglio comunale. In un attimo un politico onesto può essere buttato nella bolgia mediatica con l’etichetta che si riserva ai delinquenti. Non è un dibattito marcianisano, ma a livelli nazionali si sta pensando di modificarne l’impianto legislativo alla luce del fatto che non una sola volta Tar e Consiglio di Stato hanno dovuto annullare decreti di scioglimento.
Ritornando all’inchiesta de L’Espresso, se venisse provato che La Stasi ha fatto forzature per dare il certificato antimafia all’azienda della famiglia Cosentino, sarebbe un fatto gravissimo. Ed una che non si fa scrupoli a fare questo perchè non dovrebbe forzare la mano per sciogliere un consiglio comunale gestito da un’amministrazione comunale di schieramento opposto? Un Comune dove negli ultimi anni si sono concentrati, per una serie di ragioni, investimenti pubblici e privati di notevole importanza. Milioni di euro che la commissione di accesso non prende neppure in considerazione. Ritiene, altresì, prova di influenze della criminalità un contributo di 500 (dico cinquecento!) euro data ad una associazione ricreativa in cui figurano tra i soci un parente di un boss che pare fosse anche incensurato….
Viva il giornalismo di inchiesta!
STASI era anche la terribile polizia segreta dell’ex Germania est
VERGOGNA!!!
poche persone sanno che chi ha decretato lo scioglimento del comune di marcianise non è stata la Prefetta Stasi ma il pref Monaco che è subbentrato alla stasi. lA NOMINA DEL nuovo prefetto è voluta da un Ministro che ha il nome di Amato ed proprio manoco che ha redatto la relazione e la richiesta di scioglimento poi il governo prodi e poi il presidente protempore Marini anno fatto il resto decretando lo Scioglimento del Comune di Marcianise . Quindi se ricordo bene tutto è avvenuto per volonta di Ministri , Premier e prefetti di Centro Sinistra . era importante dire tale cose per diritto di cronaca lascio a gli altri le considerazioni .
qUINDI cARI POLITICI vOI SIETE STATI SCIOPLTI E NON SAPETE NEANCHE DA CHI GUARDA CHI CI GOVERNAVA
Sono profondamente offeso, come marcianisano, dallo scioglimento del mio Comune che la Stasi ha voluto paragonare a un territorio dell’agro-aversano con il quale non ci lega ne come mentalità, ne come cultura, ne come tradizioni, ne tanto meno come organizzazione criminale. Marcianise fa gola ai poteri forti per i grossi investimenti nel territorio. Lo sciglimento è il benservito a un sindaco che ha voluto la Compagnia della G.di F., che ha richiesto l’insediamento della Compagnia dei Carabinieri, che ha sfrattato, senza averne le prerogative, un camorista che illegalmente occupava un appartamento delle case popolari e in ultimo si è opposto alla piu’ grande speculazione immobiliare del dopoguerra attuata dai poteri forti capeggiati dal gruppo BARLETTA il quale con la scusa dell’insediamento dell’interporto (grande flop) ha costruito il Centro Commerciale CAMPANIA venduto agli olandesi della COIRO per la somma di 300 milioni di Euro. I proprietari dei terreni aspettano ancora di essere adeguamente compensati dall’esprorio dei terreni. Ad oggi nessuna Magistratura o polizia giudiuziaria o commissione d’accesso ha mai indagato su tale scempio. Pende un lodo arbritale tra il Comune di Marcianise e il gruppo BARLETTA. A mettere che cose nel verso giusto ci ha pensato la “STASI” sciogliendo il Consiglio comunale mandando a casa lo scomodo sindaco. Le motivazioni della commissione di accesso fanno veramente ridere. Spero che un giorno siano pubbliche. Dovrebbero essere sciolti tutti i Comuni d’Italia. Non c’è traccia di alcun condizionamento che la criminalita organizzata abbia pututo incidere su circa 19.000 atti proposti dall’amministrazione comunale. Si spera che non verrà condizionata la decisione della Magistratura amministrativa.
sono del centro destra, ma stavolta sto con l’ex sindaco si Marcianise, e’ una vergogna, Mi sa che con questo che e’ venuto a galla ci sono possibilita’ di vincita del ricorso.
personalmente non sono ne di destra ne di sinistra. Mi ritengo un marcianisano libero da qualsiasi schieramento politico ma attento ai fatti che interessano l’intera comunità. Sono pienamente d’accordo con Keope. Lo scioglimento del Comune di Marcianise è chiaramente strumentale sulla scorta dei tempi, dei modi e delle motivazioni che ne hanno scaturito lo scigioglimento. Il ministro del’interno, la presidenza del Consiglio e il Quirinale prendono solo atto di quanto trascritto nella relazione del prefetto di Caserta senza richiedere alcuna istruttoria o chiarimenti al rappresente di governo provinciale. Contro lo scioglimento, come atto amministrativo, può intervenire solo la giustizia amministrativa che si spera possa decidere con estrema serenità senza alcun condizionamento. E’ vero che la legge presenta grossissime lacune in quanto basta un semplice sospetto per mandare a casa un consiglio comunale ma nella fattispecie in esame viene meno anche il “sospetto”. Sentiremo tra pochi giorni la decisione del TAR Campania. Si spera che il collegio giudicante non se ne lava le mani passando la “palla” al Consiglio di Stato. Se ciò accadesse noi marcianisani dovremmo ancora sopportare per circa un anno la triade prefettizia con i loro lacchè incaricati. Si ha la sensazione che asciscono come le iene attorno alla carcassa di un animale ferito a morte. Questo è quanto.
Bravo Fecondo! E’ una vergogna che funzionari dello Stato si prestino a trame di manipolazione democratica. Questa provincia sembra la Russia putiniana
quello che mi preme ribadire, è innanzitutto che, non può essere sciolto un Comune di tale importanza dal punto di vista sociale e amministrativo di un paese come Marcianise per tali sciocchezze riportate dai vari quotidiani di Terra di Lavoro e dai media in genere.
Come cittadino di Marcianise, mi auguro che al più presto torni in carica l’amministrazione formata da Partiti politici intesi come strumento discussione, approfondimento e soluzione alle effettive necessità e bisogni dell’intera collettività in questione; la triade commissariale in carica, sono solo dei burocrati ma sicuramente non sono a conoscenza della effettiva questione locale e non destinatari delle esigenze del territorio.
Riporto un esempio pratico di mancanza di conoscenza della effettiva situazione circa la mensa scolastica specificamente per i bambini delle scuole materne : La Prefetta ha avallato l’espletamento di gara di appalto per la fornitura di pasti precotti per i ns. bambini snobbando e/o non conoscendo che esiste la cucina interna con tanto di dipendenti addetti alla questione e che sicuramente forniscono alimentazione corretta e genuina.
Tanto per dire e rappresentare la necessità di amministratori veri e del territorio.
Il PASSIONALE
forza filippo non demordere