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Tamorre, canti e balli per il ritorno a casa di Clemente Russo

“Il nome di Marcianise io lo porto in tutto il mondo poiché sono fiero e orgoglioso di essere di questa città. Mi ero proposto di indossare la bandiera della nostra città sul podio ma poi ero troppo rammaricato per farlo. Successivamente, dopo essermi calmato l’ho indossata e l’avete visto tutti sui giornali. Vi ringrazio veramente di cuore. Tutti quanti voi. Non mi aspettavo una tale accoglienza. Già quando tornai da Chicago eravate in tanti ma adesso siete innumerevoli. E’ stato stupendo all’aeroporto di Fiumicino. Sono stato accolto da un pulmann di ragazzi e per questo ringrazio il maestro Brillantino che sono sicuro esserne stato l’artefice. E’ stato veramente emozionante. In queste situazioni poi le parole contano poco. Ti basta lo sguardo delle persone”.

Queste le parole di Clemente Russo rivolte alle centinaia di giovani concittadini giunti sotto casa sua per manifestare la propria gioia e gratitudine. Non è stato semplice per Clemente arrivare all’interno della sua abitazione. Tanta la gente, tanta la voglia di toccare la sua medaglia d’argento, tanta la voglia di esultare. Un delirio totale. Un “orgoglio olimpico marcianisano”: così recitava lo striscione dei suoi amici dell’associazione Majeutica di Marcianise insieme alle immagini di un emozionante video dedicato ai momenti più importanti della carriera pugilistica del vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi 2008.

A fargli festa c’era la sua fidanzata Laura, con famiglia e amici di Scampia, tutti i suoi parenti, amici e compagni della storica palestra Excelsior Boxe di Marcianise, in cui Clemente ha tirato i suoi primi pugni e in cui si è allenato fino alla sua entrata nella squadra di pugilato italiana Fiamme Oro. Particolarmente emozionato il maestro Brillantino, colui che ha iniziato Clemente alla Boxe, che l’ha visto crescere, che ha il merito di avergli insegnato che la Boxe è sacrificio e rispetto delle regole, insomma che la Boxe è come la vita, si vince solo se si fatica e ci si comporta bene. E Clemente col sudore diquesti anni ci è riuscito. Presente ai festeggiamenti era anche Valerio Fretta e tanti altri collaboratori della palestra marciansana.

Ad accogliere Russo nella sua abitazione lo striscione “L’oro tolto dalla malafede te lo restituiamo noi col nostro affetto”. Secondo la famiglia di Clemente e secondo molti marcianisani alcuni colpi del pugile sono stati ingiustamente non assegnati dai giudici del match, ma ieri in realtà non c’era tanta voglia di polemizzare. Tutti desideravano salutare e ringraziare di persona Russo. Tanta era anche la voglia del pugile marcianisano di divertirsi. Nel corso della serata egli si è lasciato andare più volte a balli e canti della tradizione popolare campana, riprodotti per l’occasione dal gruppo di musica popolare di Marcianise “Antico Presente, canti e balli da Terra di Lavoro”.

Le ballerine del gruppo Paola Pontillo e Francesca Tartaglione hanno anche coinvolto il pugile in una scatenata pizzica salentina, mentre il cantante Franco Aimone ha intonato una “fronna”, ovvero un canto a distesa ispirato alla vittoria olimpica del compaesano Russo: “amma menata na rezza a’ mmare e rint a’ sta rezza nun ce jiuto l’oro, ma sta meraglia e argiento a nnui marcianesane ce fa onore, sta meraglia e’ argiento”.

Le danze sono andate avanti fino a notte tarda e la serata si è conclusa con il taglio di una enorme torta dai variopinti cerchi concentrici dell’indimenticabile esperienza olimpica 2008.

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Alfonso Alberico - Marcianise

2 Comments

  1. Gino
  2. Gino
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