Si chiama “Ecodesign” e consiste nel trasformare materiali di recupero, naturali e non, per creare nuovi oggetti. A settembre la scuola di formazione del Tarì lancerà un corso specifico per ecodesigners che andrà ad ampliare l’offerta formativa della cittadella dell’oro, forte attualmente di percorsi formativi per orafo gioielliere, orologiaio, incastonatore, designer del gioiello e dell’universo moda. A guidare la struttura formativa del Tarì c’è Andrea Maria Romano, napoletano, 40 anni, una laurea in Scienze statistiche, che nel suo curruculum annovera anche collaborazioni con nomi di primo piano della moda come Kiton. “Il 60 per cento di nostri allievi (circa duecento l’anno, Ndr) è campano – dice Romano -. In larga maggiranza, comunque, si tratta di giovani del Centro Sud, anche se ne arrivano anche dall’estero”. Finiti i corsi, tutti o quasi gli allievi del Tarì trovano un impiego: “Per i corsi nel campo della moda e del gioiello il placement è praticamente del 100 per cento – spiega Romano -, per quello di orologiaio addirittura le aziende ‘prenotano’ i nostri giovani prima dell’inizio delle attività, si tratta di una figura professionale molto ricercata”.
“Ecodesign”, parte al Tarì il corso per trasformare rifiuti in oggetti preziosi
1 Ago 2008
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