Da quattro giorni gli allevatori e produttori di latte bufalino occupano Piazza Umberto I con trattori carichi di bidoni sigillati contenenti latte inquinato da diossina, sequestrato dalle Forze dell’Ordine.
Le cause che hanno determinato l’inquinamento atmosferico e la conseguente contaminazione del terreno nella nostra città sono tutt’altro che sconosciute.
L’indignazione e la rabbia di moltissimi cittadini per l’enorme quantità di rifiuti urbani lungo le strade e la paura per eventuali gravi malattie hanno spinto alcuni irresponsabili a dar fuoco a cumuli di rifiuti, provocando un rimedio peggiore del male. Hanno in tal modo, immesso nell’aria una concentrazione eccessiva, rispetto alla norma, di elementi estranei, quale la diossina, i quali hanno alterato gravemente l’ambiente circostante.
Le colpe, quindi, vanno ricercate altrove e non possono, certamente, essere addebitate agli allevatori che inconsapevolmente continuavano la produzione del latte.
La protesta che oggi i produttori di latte stanno portando avanti è rivolta all’assessore regionale all’agricoltura che pur consapevole del grave danno che li ha colpiti con il sequestro e il blocco della produzione del latte, non ha fino ad oggi, provveduto alla distruzione del latte contaminato.
Insomma, si pretende che al danno si aggiunga la beffa e cioè il latte alterato venga distrutto dagli stessi produttori con un considerevole onere a loro carico.
I giovani di Forza Italia, solidali con gli allevatori e produttori di latte, si schierano a sostegno della loro giusta protesta e invitano il Governatore Bassolino a provvedere nel più breve tempo possibile.
In definitiva, non sembra essere molto gravoso provvedere a carico del bilancio regionale, come richiedono gli allevatori e come d’altronde è previsto da norme in vigore, basta una piccola consulenza in meno, tra le tante inutili assegnate, e il problema viene risolto con buona pace di tutti.