Lo stabilimento Metalpoint s.p.a., azienda della zona industriale di Marcianise, specializzata nella lavorazione dell’alluminio, è stato sequestrato oggi dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e del Nucleo Operativo Ecologico di Caserta, insieme con il personale del dipartimento di prevenzione dell´Asl Ce 1.
I militari hanno anche notificato un´informazione di garanzia al legale rappresentante della società, ritenuto responsabile di smaltimento illegale di rifiuti tossici industriali. Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si legge in una nota dei carabinieri, è stato adottato a conclusione di accertamenti effettuati dai carabinieri dopo un incidente sul lavoro del 16 giugno dello scorso anno: tre operai, uno dei quali mori´ dopo 15 giorni di agonia nel reparto grandi ustionai dell´ospedale “Cardarelli” di Napoli, furono investiti da una massa di alluminio fuso incandescente caduta dal pozzo di colata che stavano ripulendo.
L´incidente, secondo quanto accertato dall´inchiesta della magistratura e dell´Ispettorato del Lavoro, fu causato dall’errore di un operaio addetto alla manovra. Nell’ambito dei controlli, effettuati per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavoratori nonche´ il regolare smaltimento dei rifiuti, e´ stato accertato che gli scarti del processo di fusione dell´alluminio venivano depositati in maniera incontrollata all´interno dello stabilimento, realizzando in tal modo una discarica illegale di rifiuti pericolosi.
Smaltimento rifiuti tossici: sigilli alla Metalpoint
20 Apr 2008
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se non sbaglio presso questa struttura lavorano o lavoravano immigrati, che non sono o non erano inquadrati nell’organico della struttura, fino al giorno prima dell’incidente
Diciamola tutta:
PERCHE’ I ROTTAMI METALLICI SONO CONSIDERATI RIFIUTI PERICOLOSI? : CHE ASSURDITA’
I rottami metallici che si trovano in circolazione derivano o da scarti di lavorazioni industriali o da prodotti andati in disuso. Essi sono spesso accompagnati da altri materiali (plastica, gomme, legno, vetro ecc) e molte volte si presentano sporchi (di grassi, oli , polveri, vernici ecc.) e brutti a vedersi;. A livello europeo si è attribuito ai rottami metallici la qualifica di “RIFIUTI VERDI”; la denominazione scelta, scaturisce dalla semplice esigenza di far rientrare i rottami metallici tra quei materiali il cui trasporto, stoccaggio e lavorazione va effettuato con accortezza e seguendo precise modalità operative al fine di evitare che lo sporco che accompagna i rottami possa diffondersi nell’Ambiente circostante. L’utilizzo del termine rifiuto, purtroppo, è invece risultato infelice perché ha generato molta confusione con il concetto classico di rifiuto. Per rifiuto si intende “ciò che viene gettato o eliminato perché non utilizzabile” (vocabolario de agostani) non esistendo, quindi, un processo di recupero economicamente conveniente che ne possa garantire il riciclo.
In tutto il mondo, qualunque tipo di rottame metallico viene venduto a caro prezzo e viene riciclato nuovamente in prodotto finito; va da se che considerare RIFIUTI, I ROTTAMI METALLICI è una cosa completamente sbagliata. Ancora più assurdo è considerare i rottami metallici, solo perché sporchi ed accompagnati da altri materiali come detto sopra, dei “RIFIUTI PERICOLOSI” ; il termine “pericoloso” evidenzia il rischio che il contatto prolungato con tali tipi di materiali possa nuocere gravemente alla salute delle persone, al pari delle copertura di amianto (eternit) per i capannoni industriali, od alle radiazioni emesse da alcune apparecchiature elettriche od elettroniche; nulla di più assurdo! Se così fosse utilizzando di continuo moto, auto, pulman, treni , aerei, navi ecc non più puliti e luccicanti come il primo giorno, dovremmo essere ormai tutti contagiati da tempo come pure i vari meccanici, elettrauti, gommisti ecc che si dannano per una vita a sistemare i problemi di automezzi ridotti in condizioni pietose; dovrebbe essere vietato l’utilizzo di tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, miscuglio di metalli e materiali vari; sepolti da tempo dovrebbero essere i vari addetti alla manutenzione di impianti meccanici , elettrici ed elettronici che tutti i giorni si sporcano completamente dalla testa ai piedi per rimettere in funzione gli impianti bisognosi di manutenzione; dannosissima dovrebbe essere l’acqua che esce dai nostri rubinetti la quale resta in contatto per giorni con tubazioni metalliche arrugginite e sporche; autolesionistico sarebbe, inoltre, cucinare con pentole metalliche ed utilizzare lattine metalliche per conservare bevande ed alimenti; addirittura pazzesco sarebbe bersi un buon caffè fatto con la moka in alluminio. Tutto quanto sopra evidenzia quanto sia sbagliato considerare i rottami metallici rifiuti, e quanto sia addirittura assurdo considerarli rifiuti pericolosi.
Resta inteso che poiché è vero che i rottami metallici sono spesso accompagnati da altri materiali (anch’essi tutti riciclabili come i rottami metallici) e sono anche sporchi è giusto che la gestione degli stessi avvenga preservando l’ambiente circostante cosi come già previsto dalla normativa europea a cui l’Italia ci auguriamo sappia adeguarsi quanto prima.
Va infine messo in evidenza la funzione sociale di tutte quelle attività imprenditoriali che concorrono al riciclo dei rottami metallici e che, pertanto , evitano che gli stessi possano disperdersi sul territorio contaminandone l’ambiente circostante così come è avvenuto ultimamente soprattutto in Campania per i veri e propri rifiuti.
Michele Colella DIPENDENTE METALPOINT