La Commissione europea avvia un’indagine approfondita sugli aiuti alla ristrutturazione concessi alla Ixfin spa, azienda di produzione di apparecchiature elettriche e ottiche. Lo rende noto un comunicato diffuso a Bruxelles.
“La Commissione – si legge – teme che gli aiuti al salvataggio a favore della società non siano stati interrotti in tempo e che siano stati concessi ulteriori aiuti illegali alla ristrutturazione”.
La Ixfin, che ha sede a Marcianise, nel 2004 ha avuto difficoltà finanziarie e nel dicembre 2005 ha ottenuto una garanzia statale su un mutuo di 15 milioni di euro, successivamente notificata alla Commissione come aiuto al salvataggio.
L’Italia ha in seguito informato la Commissione che nel luglio 2006 è stato dichiarato il fallimento della società, la garanzia è stata escussa ed è stata avviata la procedura di fallimento per liquidare l’impresa.
Tuttavia, spiega il comunicato, “la Commissione ha appreso dalla stampa che la procedura era stata modificata divenendo una procedura concorsuale, sotto il controllo del tribunale, destinata a salvare l’attività economica dell’impresa. A tale scopo, sono stati presumibilmente forniti dall’Italia mezzi finanziari supplementari compresi tra 40 e 60 milioni di euro”. Bruxelles ricorda che gli aiuti al salvataggio possono essere concessi solo per sei mesi, se proseguono deve avviare una procedura.
“Nel caso in questione – conclude la nota – indipendentemente dal fatto che l’aiuto al salvataggio fosse o meno compatibile nei primi sei mesi, esso non è stato evidentemente rimborsato allo Stato entro tale periodo. Poiché apparentemente la società riprenderà le sue attività economiche, sembra che essa benefici di un aiuto al salvataggio illegale e incompatibile”.
Fonte: Il Denaro
3 gennaio e 5 gennaio, l’ultima parola….
C’era una volta l’ixfin!