“Non è possibile che i cittadini marcianisani debbano pagare per l’iniziativa politica di una parte sola della cittadinanza”.
Sconcertata per la decisione del Sindaco Filippo Fecondo di ospitare, domenica scorsa, il seggio elettorale per le primarie del Partito Democratico all’interno dei locali della Scuola Materna di via Catena, Alleanza Nazionale passa al contrattacco.
Ezio Raheli, responsabile del compartimento Cultura e Problematiche scuole del territorio della sezione marcianisana di An, spiega: “Il Ministro della Pubblica Istruzione FIORONI, in vista delle cosiddette primarie del PD, proprio perché si trattava di un’iniziativa privata, di un solo partito, e non di un’elezione politica o amministrativa che coinvolgesse l’intera popolazione, aveva invitato, con una circolare ministeriale, le amministrazioni locali a non impegnare le scuole del territorio coi seggi elettorali.
Il Sindaco FECONDO, tuttavia, con grande arroganza, ha ritenuto che l’invito del Ministro fosse rivolto solo alle scuole di proprietà statale e provinciale e non a quelle, come le scuole materne, di proprietà del Comune di cui, ha affermato, lui era il solo padrone”.
“Il problema – continua Raheli – è che, per far piacere a una parte sola della cittadinanza, quella che, appunto, si riconosce nel Partito Democratico, il Sindaco di Marcianise ha concesso una scuola pubblica, sottraendola alla fruizione da parte di tutti i cittadini. Infatti, la disinfestazione di rito ha impedito, il lunedì successivo, di svolgere regolarmente le lezioni con grande disagio dei genitori e degli alunni.
Inoltre, l’iniziativa del Sindaco ha posto a carico dell’intera cittadinanza marcianisana le spese di tale disinfestazione.
A questo punto ci chiediamo se non sia lecito aspettarsi che l’euro versato dagli elettori del Partito Democratico come contributo per l’organizzazione della manifestazione non venga davvero utilizzato per pagare anche la disinfestazione della scuola di Via Catena, attualmente a carico delle casse comunali, e sgravare così i cittadini di Marcianise da un altro dei tanti sprechi a cui, oramai quasi quotidianamente, vanno incontro”.
